Domanda:
nella vostra arte quante possibilità di tecniche personalizzate esistono?
!!! lOv3 mArTiaL aRtS !!!
2009-10-24 14:16:42 UTC
praticate un arte rigida e severa o un'arte "mobile e in mutamento" che vi permette di inventare, creare e personalizzare tecniche?
e se già qualcuna ne avete inventata sapreste spiegarla con far di favella?

DiCeTe carissimi Egregi marzialhouse
Dieci risposte:
?
2009-10-24 17:24:25 UTC
Nel karate esistono una miriade di tecniche di striking, e anche di grappling (anche se pochi le conoscono, e di quei pochi ancora di meno le conoscono tutte), è difficile personalizzarle, ma ci sto provando.

Per ora mi sto occupando di personalizzare le tecniche di grappling presenti nel karate.

Quando avrò finito passerò a personalizzare lo striking.



Quando avrò finito tutto potrò "codificare" il mio stile di karate, il "Mushin-ryu Karate-do®"
ωα£tєя22 ♥♦♣♠ ▲☠☠▲
2009-10-26 10:17:44 UTC
La seconda che hai detto.
hattori hanzo
2009-10-25 08:11:12 UTC
no,nn direi.

nel jujitsu ci sono una mole tale di tecnike ke credo qualuunque cosa tu pensi di inventare qlkn lo ha gia fatto prima.

nel krav nemmeno,qll è e qll devi fare,fin qnd nn venga ritenuto ke c sia qlks di migliore.e allora viene cambiato...
Stanislao III
2009-10-24 21:47:09 UTC
Nel judo inventare tecniche è impossibile, ce ne sono già abbastanza. Nè io sono capace, nè ho mai sentito qualcuno in grado di farlo. Non ci è riuscito Jigoro Kano, come potrei riuscirci io :-)
?
2009-10-28 20:32:17 UTC
io penso che già la persona che esegue la tecnica la fà variare, magari di pochissimo, ma varia.

inoltre è sicuramente possibile inventarne di nuove, se si ha moltissima fantasia, visto che già ce ne sono parecchie in ogni arte marziale.
Earendel
2009-10-28 01:26:31 UTC
Un'Arte che si rispetti è sia rigida che mobile, sia severa che "lasca" nelle migliori e più tipiche visioni taoiste dello yin e yang quali opposti che si compenetrano.



Ogni arte ha le sue basi che costituiscono i "mattoncini base" e le regole fondamentali poste dalla natura del "mattoncino" e dalle leggi della fisica.

E queste leggi sono necessariamente rigide perché oggettive e sempre valide.

Ma quando si è imparato a costruire, coi mattoncini si può fare ogni cosa.



Come la poesia, arte mobile e mutevole ma vincolata dalla rigidissima codifica dei suoni nelle 26 lettere dell'alfabeto... la pittura, fantasia per gli occhi, vincolata dal colore e dalla prospettiva... la musica, estasi delle orecchie, che soggiace pure essendo libera e multiforme, a rigide regole.

L'arte marziale ha come vincoli la fisica e l'anatomia umana (con le tecniche di base che ne derivano) ma consente la libera espressione ed interpretazione personale delle tecniche.



Il mio maestro sta elaborando un suo stile personale... io sto ancora imparando a distinguere il mattoncino quadrato da quello ad "L"...



Come dire "It's a long way to the top if you want rock and roll!" :)
°§Datzu§°
2009-10-25 15:04:47 UTC
uhm..

Ciò che io pratico è sempre in mutamento.. la rigidità non serve (se non ad imparare ad urlare e ad essere statico).

Molte volte cambio una tecnica che sto provando 2,3 4 volte..(anche di più)..e dopo finisce che mentre cerco di spiegarla.. tiro fuori pure la Quinta° e la Sesta°!!!

A mio parere.. (umile), le ''tecniche'' o ''Tenniche'' ;o), dovrebbero seguire un loro ''corso'' naturale, senza impostazioni obbligatorie ridicole..(a meno che non basi tutto sui Kata, lì è diverso ancora il discorso).

La volta che ti trovi ''Ciccio'' davanti, provi a non prenderti il cazzotto svolgendo la tecnica (imposta rigidamente) come l'hai sempre svolta e..se quello però è immune?? Vai nel panico o la cambi?

Meglio cambiarle in allenamento và, così almeno non ci fossilizziamo su ''quella però funziona ed è così''..

Saluti
anonymous
2009-10-25 08:56:41 UTC
faccio aikido..

e cmq si..puoi..almeno in quest ultima..

ciò xò comporta una conoscenza profonda dell a.m.

il mio stile è una fusione "fatta in casa" di kenpo e aikido
Harkleo
2009-10-25 01:40:55 UTC
Quoto Stanislao.

Nel Karate,come per le altre a.m. la pratica e lo studio protratti nel tempo ti metteranno in contatto prima o poi con una quantità di tecniche,alcune tra le più esotiche ed imprevedibili.

Nei secoli non c'è punto del corpo umano che non sia stato oggetto di fantasie.





Quest' ultima frase mi è uscita unpo'ò porno.
battledamned
2009-10-24 23:42:12 UTC
Nel wing chun ce ne sono molte, ma tanto è lasciato alla fantasia di ognuno. In teoria ne bastano davvero poche per combattere ma è bello sperimentare.

Inventate? Boh, alcuni modi per liberarmi da una presa alla gola e allo stesso tempo attaccare facendo cadere l'altro contro i miei pugni.

Oppure l'altro giorno, lottando a terra, ho fatto una micro leva alla caviglia del mio avversario usando il mio piede e l'ho sbilanciato abbastanza da aprirgli la guardia.

Poi io uso i ganci corti alla mandibola, quasi dei montanti obliqui...oppure i jab a 45 gradi alla gola.

L'avvitamento alla tibia quando scendo dopo un calcio (o stop kick), che serve ad entrare nella guardia e allo stesso tempo scardinare ginocchio e caviglia facendo perdere l'equilibrio, perché alla fine è una mini spazzata interna. Il malcapitato finisce col muso sui tuoi pugni.

La doppia gomitata inversa in serie. L'avvitamento sul braccio che va in leva e si conclude con la spazzata di tallone in modo che cadendo a terra il suddetto braccio dell'avversario si rompa da solo per effetto della forza di gravità.

Mille altre...



Molte sono già state fatte di sicuro. Non è un fatto di inventare secondo me, ma di scoprire come usare quello che già hai, in modi sempre nuovi.



Le forme del wing chun sono volutamente criptiche, per farti mettere in moto il cervello, infatti ogni movimento racchiude in sè almeno 5 tecniche diverse. Basta riuscire a vederle.

Il principio è sempre e solo uno.


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