Domanda:
I Cinesi le cose le sanno MA NON TE LE DICONO. I Giapponesi le cose le sanno MA TE LE DICONO SBAGLIATE..?
ωα£tєя22 ♥♦♣♠ ▲☠☠▲
2009-05-06 18:03:11 UTC
Queste furono "qlc annetto fa" le parole del mio Sifu. Orbene io credo siano una verita' assoluta. Molto spesso nella mia vita sono stato in Cina, e ho visto e comperato video DVD dei piu' svariati (peraltro anche ricercati & costosi) sulla mia Arte Marziale.

Credetemi ci sono delle cose "penose" e seppur con la dovuta modestia, ho gli strumenti per giudicare, almeno le cose essenziali. Di contro ho conosciuto Maestri la cui capacita' io credo sia indiscussa. Ho avuto il piacere di fare Chi-Sao (incrociare le braccia) con uno di essi "bancarellaro" in Stanley Market di Hong Kong e rimasi estasiato....un grande!

Ora, io credo che le Arti Marziali - orientali - , e la loro conoscenza - siano tutt'ora volutamente non esplicate sino in fondo, finanche ai loro conterranei...figuriamoci poi le conseguenze prevedibili sugli insegnanti "occidentali".

Sono un convinto assertore della "occidentalizzazione" delle Arti: perche' lo ZaZen non si puo' chiamare semplicemente "traning autogeno"? FATE LIBERAMENTE LE VOSTRE CONSIDERAZIONI, IN RAGIONE DELLE VOSTRE ESPERIENZE STELLARI O MODESTE CHE SIANO SARANNO TUTTE IMPORTANTI.
Tredici risposte:
The Drunken Master
2009-05-07 01:26:45 UTC
Io ho la fortuna sfacciata di studiare sotto due maestri orientali ognuno dei quali ha raggiunto i massimi risultati sportivi (in patria e nel mondo) nella propria arte marziale. Nessuno dei due è giapponese. Ho fatto anni fa due stage con un maestro giapponese, nipote del fondatore del suo stile, decisamente bravo, ma, pur considerandolo un ottimo maestro, i miei contatti con lui sono stati talmente limitati da non consentirmi di constatare la veridicità di quanto hai detto sui giapponesi.

Ebbene, la vedo in maniera diversa da te. L'occidentalizzazione è necessaria, ma un maestro orientale occidentalizzando cambia tutti i parametri cui è abituato. I miei maestri hanno cominciato uno nella sua infanzia, l'altro giovane adolescente; hanno praticato ore e ore ogni giorno della loro vita; si sono allenati ed hanno gareggiato a livelli impensabili per un italiano; hanno fatto allenamenti che, se proposti ad un italiano, lo indurrebbero a chiamare il centro igiene mentale per far portare via il maestro (come tu ben saprai ad esempio in Cina certi allenamenti, che sembrano trovate comiche dei film di kung fu, sono invece pura realtà, tipo la posizione ma bu tenuta per più di un'ora...).

Quello che ti insegnano è necessariamente adattato alle capacità di gente (cioè noi) che, nelle loro scuole, non farebbe nemmeno il primo esamino di ammissione. E' ovvio che cercano con pazienza di tirare fuori da te il massimo, ma la materia prima è quella che è (spesso non per colpa del praticante, ma per i tempi di allenamento che sono assolutamente inadeguati).

Il bancarellaro di Hong Kong probabilmente pratica in due mesi più ore di quanto un buono studente pratichi in un anno.

Saprai che fa parte della cultura cinese il fatto che il maestro non insegna proprio tutto ciò che sa all'allievo (c'è la simpatica storiella del gatto e della tigre, ma non voglio dilungarmi troppo; il motivo è che l'allievo, per divenire a sua volta maestro, deve metterci del suo); direi che in Occidente non c'è il minimo bisogno di farlo volontariamente, poichè già lo stile di vita diverso lo renderebbe impossibile anche volendo.

Poi ogni tanto c'è il vero campione occidentale che, portatissimo e fisicamente dotato in maniera eccezionale, riesce a raggiungere vette straordinarie e competere a pari livello con i campioni orientali; in quei casi ti viene da chiederti che cosa sarebbe stato in grado di fare se fosse nato là... Comunque parliamo di casi alquanto rari (nella Thai Boxe mi viene in mente solo Ramon Dekkers, per esempio).



Un piccolo suggerimento: io ho trovato utile, proprio in Cina, per avere dei bei video da cui imparare o trarre spunti, andare a filmare direttamente i maestri nella loro patria; se mentre facevi chi sau ad Hong Kong qualcuno ti ha filmato penso tu possa trarre molti spunti interessanti da quel video; un'altro bel sistema è filmare, se possibile, le lezioni che fanno nelle scuole ad allievi della loro stessa terra, se la scuola è abbastanza grande dovrebbe essere possibile evitare il rischio che si mettano in posa o facciano lo spettacolino a tuo beneficio. Infine si può sempre filmare una pubblica esibizione o dimostrazione, lì si che non notano che c'è uno straniero che riprende.



x Kagemusha: d'accordissimo con te che prendere una strada sbagliata è semplicemente suicida; dedichiamo poco tempo (rispetto agli orientali) alle AM, figurati se quel tempo lo disperdi su una strada sbagliata! E del resto la bravura di un grande maestro la vedi o con l'esperienza o vedendo come si muovono i suoi migliori allievi (ovvio che se ha vinto titoli nazionali, europei o mondiali un po' di credito glielo dai anche senza vederlo, ma bisogna vedere se sa trasmettere la conoscenza). Certo però che sono discorsi che purtroppo vanno bene quando di strada ne hai fatta già un bel po' ed hai magari già cambiato più maestri, purtroppo per chi inizia è un po' una lotteria!
auri
2009-05-07 08:52:56 UTC
neanche i giapponesi le cose te le dicono.
lone wulf
2009-05-07 01:27:08 UTC
Sottoscriverei ogni parola e ogni virgola che ho letto, che altro aggiungere... quando non li ammazzerei sono felice che esistano!
Sfigato
2009-05-07 07:33:13 UTC
hai scordato e in italia tutti sono maestri.

Secondo me e un problema commerciale devono (lo so e triste ) venderti un prodotto e te lo danno il più accessibile e semplificato possibile da renderlo fruibile al grande pubblico.

Cmq secondo la mia piccola esperienza se uno vuol fare vere arti marziali deve cercare quelle persone che sono fuori dagli schemi (indendo le varie federazioni che alla fine come capita spesso in italia sono solo politica) .

ciao
Goku
2009-05-07 07:11:38 UTC
e concluderei con...e tutti gli altri CREDONO DI SAPERLE...
Shoda
2009-05-07 15:17:10 UTC
Credo nelle persone, non a quello che dicono.

Quando le due si "completano", beh, è sempre bellissimo!

Grazie!
2009-05-07 09:03:16 UTC
Al giorno d'oggi le cose sono diverse: i cinesi fanno finta di sapere, ma ormai non sanno piu' nulla ed i giapponesi sanno cose che sono sbagliate sin dal principio.

Le vere Arti Marziali ormai sono quasi del tutto scomparse.
Debiruma
2009-05-07 18:54:18 UTC
già comprare video e DVD cercandoci " verità " è una cosa sulla quale si potrebbe discutere ( sarà...ma a me mi pare una bella billata ) poi " i cinesi " " i giapponesi " mah....vediamo il mondo da angolazioni troppo diverse io e te , ritengo , ma ai bravi ed indiscussi maestri occidentali di arti orientali chi ha insegnato ha insegnato male o sbagliato ?

non saremo noi , a volte , un pochino troppo miopi o faziosi ?

perchè alla fine si riesce a vedere solo quello che si vuole.....
Kentai
2009-05-07 13:18:53 UTC
non mi sono mai posto eccessivamente il problema. nella mia limitata esperienza ho cercato di valutare qualunque maestro esclusivamente come persona e come capacità di rendermi partecipe dell'arte, non guardavo le abilità tecniche o la quantità di "cose" che sapevano, perchè anche se queste abilità non ci fossero state (nei miei casi comunque c'erano) sarebbe sato comunque molto più bravo di me e quindi avrei comunque avuto da imparare. essendo comunque consapevole che alla fine era un percorso che dovevo fare da solo. sia mentalmente che tecnicamente.



si parla sempre di quello che in cina o in giappone sanno sulle arti marziali che invece in occidente è sconosciuto. ma io mi chiedo allora: quali sono queste "cose"?? a cosa ci riferiamo quando ne parliamo?

non discuto che studiare un'arte nel paese di origine è quasi sempre meglio. ma si tratta semplicemente del modo di vivere l'arte marziale, che fa parte di loro dalla nascita. non è una cosa insegnabile, va solo vissuta.

queste cose.. di cosa stiamo parlando? cos'è che ci nascondono?



scusa se ho fatto una domanda nella domanda..
hattori hanzo
2009-05-08 17:18:46 UTC
mah...io li lascio dire,tanto 'un l'intendo.

qnd parlano inglese invece li fraintendo,colpa mia.

allora li guardo e fo come loro.

al-...c provo...
paolo the legend
2009-05-07 20:02:04 UTC
sono anch'io del parere che in ogni caso, loro le cose te le fanno vedere, poi se riesci a cogliere le sottigliezze allora è un'altra storia.



e penso anche che tra oriente e occidente ci sia ancora un salto troppo grosso x quanto riguarda l'insegnamento... è k là sono parte della cultura, è proprio un modo di viverle diverso
2009-05-07 13:15:29 UTC
in italia tutti sono maestri
2009-05-08 01:09:47 UTC
I cinesi le sanno e non te le dicono

i giapponesi non le sanno ma te le dicono



questo m'insegna l'esperienza..ma c'è sempre l'eccezone



un saluto





io condivido totalmente quello che dici: bisogna premunirsi e avere un parametro di giudizio( certo certo per giudicare una cosa la devi conoscere ma la vita è una e che facciamo? non voglio addestrarmi alla cieca per "forse" capire che la strda era quella giusta solo quando avrò sprecato tutti i miseri anni della mia vita per avere il "diritto" di giudicarla...devo valutare bene e soprattutto il prima possibile un percorso o un maestro prima d'investirci del tempo( questo ragionamento è applicabile a tutto)

personalmente il mio metro di misura è l'esperienza( ovviamente) la cognizione della realtà di combattimento e come hai detto la scentificità dell artè.. la ricerca e la scelta rispecchia il nostro modo di essere quindi ognuno di noi si applica "a suo" modo anche verso le discipline..


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