Domanda:
Quando si sta per ricevere un pugno in faccia è meglio pararlo o controllarlo..?
ωα£tєя22 ♥♦♣♠ ▲☠☠▲
2009-07-14 09:18:59 UTC
Questa è una domanda assoluta. Veniamo ora alle domande relative....

1) E quando i pugni sono una serie di pugni?...E magari anche veloci?

2) Quale è secondo voi la differenza tra "controllare" e "parare"?
Diciotto risposte:
The Drunken Master
2009-07-14 23:17:04 UTC
Hai scordato tra le opzioni schivare e bloccare (per bloccare intendo il pugno che si infrange sulla guardia).

Il controllo è la scelta più completa ma, a meno che tu non sia decisamente superiore all'avversario, o che il pugno che arriva non sia un pugno da sagra, è un'ipotesi non comune. Per controllo intendo deviazione e successiva o contemporanea presa per arrivare a leva o proiezione.

La parata è la seconda migliore scelta, può essere abbinata alla schivata e può essere strategicamente importante perché mi può preparare i varchi per un contrattacco. E' decisamente più facile parare che controllare.

La schivata è un'altra opzione che può aprire contrattacchi, per questo è la terza scelta. In ultimo metterei il blocco, anche perchè comunque una parte del colpo arriva, ma meglio sulla guardia che in faccia o al corpo ( di Mas Oyama si diceva che, quando tirava un pugno, potevi pararlo e romperti un braccio o non pararlo e ti rompeva dove colpiva).



1) Sulla serie di pugni posso controllare, parare o schivare il primo e attaccare a mia volta o bloccarne o schivarne un paio e contrattaccare, magari con le gambe, appena possibile come già altri hanno detto; posso anche usare i miei pugni per deviare e contrattaccare quelli avversari, ma è un'ipotesi che trovo più difficile da applicare.



2)Controllare presuppone un'ulteriore azione seguente o contemporanea alla deviazione del colpo; la parata può trasformarsi in attacco a sua volta o preparare un attacco, ma la vedo come una forma meno completa di controllo.
Debiruma
2009-07-14 19:28:18 UTC
sorridere
2009-07-15 08:18:39 UTC
"parare" dovrebbe essere l'extrema ratio di ogni guerriero.

Pensando alle tempistiche di combattimento, immaginiamo una parata, dilatando enormemente il tempo e razionalizzando gli istanti:

1-il pugno parte, diretto sul nostro viso

2-percepiamo la direzione, solleviamo la nostra guardia per "dare un muro" su cui si infrangerà il colpo

3-il colpo si abbatte. Ammesso che la parata abbia avuto effetto, subiremo i danni dell'impatto.

4-utilizzando la stessa mano o l'altra, contrattacchiamo.



come comprensibile, questa tempistica può essere "sconveniente" in quanto impegna gli arti alla difesa e per l'attacco in due tempi differenti:

colpo->parata->contrattacco.

Vien da se che sotto una grandinata di colpi si rischia di lasciar cadere la guardia per il dolore causato dagli impatti su braccia/gambe per le parate.

Analizzando invece la parte "controllo" di una tecnica avversaria, consta fondamentalmente di "prendere contatto" con l'avversario e "spezzarne" le tecniche sul nascere. Ovviamente sto parlando per la visione wing chun delle cose. Lo schemino diventerebbe così:

1-Parte il colpo

2-contemporaneamente parte il nostro colpo, che è contemporaneamente difesa, controllo e attacco (attacco triangolare/tridimensionale)

3- il nostro colpo, tramite il controllo, si adatta e trasforma difendendo e attaccando contemporaneamente, e si abbatte, dando il vuoto alla tecnica avversaria.



quindi i tempi marziali si restringono enormemente e permettono un costante adattarsi ai movimenti avversari: controllando la direzione delle mani/braccia/piedi possiamo, tramite principi semplici (ma per niente facili da imparare) come la difesa/attacco triangolare, il "dare il vuoto", il controllo della linea centrale ecc ecc, colpire tirando via il nostro corpo dalla linea di attacco avversaria. In sintesi, entriamo nella nostra area di trapping, in cui le mani avversarie sono controllate dalle nostre che contemporaneamente colpiscono.



spero di esser stato chiaro :)
2009-07-15 14:59:21 UTC
Pararlo e attaccare bloccando l'avversario....
Frigno89
2009-07-15 07:47:36 UTC
Non sarei un Aikidoka se non ti dicessi controllare :)

Parare è vero che ti salva ugualmente, però controllandolo c'è la possibilità di immobilizzarlo ed impedirgli di attaccare con altri pugni...



In quanto ad una raffica è abbastanza difficile... parare penso che comporti uno stare quasi fermi sul posto (altrimenti ci vorrebbe un'incredibile concentrazione), controllare in questo caso è molto difficile, se non impossibile... penso che sia più efficace fermare il braccio prima che attacchi con un pugno (anche mettendoci una mano sopra), cioè nel momento in cui è vicino al busto (penso che sia un modo simpatico di fermare la sua intenzione all'attacco ^^)

Anche questa soluzione è difficile, ma penso meno delle altre.



Parare significa bolccare un attacco, o impedire ad esso di colpirti in un qualche modo... Controllare invece è molto più di una parata, è un assecondare un attacco (o meglio la sua direzione), allontanarlo da chi ha attaccato all'inizio e prenderne il controllo aprendosi un'infinite possibilità.
2009-07-15 05:36:27 UTC
Controllare può presupporre le schivate, ma con una scarica veloce non è semplice, quindi direi che è sempre meglio parare, posso dirti come mi difenderei io : dopo aver parato i colpi un calcio interno nel quadricipite , cercando di affondare il più possibile con tibia e collo nel noto appunto, quadricipite femorale, da li, l' instabilità dell'avversario si accentua e possiamo partire con gomitate ascendenti e laterali.
TaKeZo
2009-07-14 22:52:07 UTC
Deve esserci sia il controllo, cioè assenza di forza, quindi yin (morbidezza), che la parata, quindi la nostra forza opposta frontalmente al nostro avversario,nonchè yang (durezza).



Se sia meglio parare o controllare dipende dal soggetto e dalla situazione.

Vediamo di fare un esempio...

Prendiamo un praticante di Wing Chun e uno di Kyokushin (è solo un esempio,niente di declassante nei confronti del uin ciu)

dicevo che in un combattimento il praticante di Kyokushin ha la possibilità sia di parare che controllare,ma il praticante di Wing Chun può controllare ma con grande difficoltà potrebbe opporsi.



Per questo dipende dalla situazione e dal soggetto.



Osu!
Earendel
2009-07-14 22:28:49 UTC
Rispondendo alla domanda generale... quando si sta per ricevere un pugno in faccia, se ci poniamo questa domanda, il pugno l'abbiamo già preso. Bisogna agire senza pensare confidando nei nostri automatismi... il resto sono speculazioni da bar sport. Se vogliamo, in modo accademico dire "è meglio una parata o un controllo"...bhè dipende dalla situazione, dall'avversario...quello di ripararsi è un gesto sicuramente più istintivo quindi in situazioni reali forse una parata "tout cour" ha più possibilità di essere efficace anche se ti espone al successivo attacco.

Veniamo alle domande relative.



1) Se parliamo di condizioni reali (nelle quali è improbabile eseguire un tan-tsao per ciascun pugno) direi di cercare di evadere (o di ripararsi al limite prendendone un paio) e attaccare basso di gambe ai genitali o alle ginocchia.

Oppure fintare un colpo al volto per gettare un cono d'ombra sulla tecnica successiva che è uno scivolamento a terra con sforbiciata alle gambe (collo del piede contro collo del piede, colpo di polpaccio contro l'incavo del ginocchio... il ragazzo va a terra e se eseguo un ulteriore rotazione spezzo il ginocchio).



2) Una parata è anche un colpo che sia un vero e proprio colpo di avambraccio come nel duro hung-gar o un insinuante scivolamento del braccio con un colpo di dita al collo nel uin-ciù. Un controllo lo vedo come una parata che non contrattacca ma che mantiene un contatto con eventualmente una leva articolare.



Un tempo ogni stile dell'arte marziale cinese tradizionale prevedeva delle tecniche di controllo tipiche dello stile, oggi si tende invece a raggruppare tutte le tecniche di controllo sotto il nome di chuin-na (afferro e,appunto, controllo) come se fosse uno stile a sé stante.
?
2009-07-14 21:20:05 UTC
se sei bravo e veloce lo schivi, se fai in tempo a capire/vedere lo pari, se non riesci a fare ne l'uno ne l'altro lo prendi. Queste per me sono le differenze fondamentali, solo nella prima ipotesi controlli.
2009-07-14 20:18:29 UTC
Nella maggior parte è meglio controllare.

controllare:agganciare o deviare

se sono una serie di pugni è ancora meglio:

-se li pari poi dopo un pò non ne puoi più--->fai il sacco delle botte

-se invece li devi via o schivi proprio-->mandi a vuoto puoi "f.ottergli" la sequenza e hai migliori probabilità di contrattacco
MartialWay 翼春の練習
2009-07-14 20:02:23 UTC
aahahah oddio debiru ma fatto scoppia dalle risate!! da tante risposte ke cerano è arrivata la sua...SORRIDERE!! XD

no ritornando a noi

do le mie opinioni poi giuste o sbagliate ke siano m sn accorto ke ho ancora tanto da imparare! :o)

allora io penso ke parare e controllare siano utili allo stesso modo dipende dalla tipologia di attacco dell avversario e dalla situazione

la differenza tra questi 2 io penso sia ke il controllo del colpo del avversario significa in qlk maniera ke dopo hai contrastato il suo colpo puo venire fuori 1 leva o uno sbilanciamento,,,cioè dopo il contrasto dell attacco nemico lo metti in una condizione tale ke colpire una seconda volta li sara difficile poiche il tuo corpo controllera il suo...nel Karate questa cosa(almeno nel Wado ryu poi penso sia piu o meno uguale x tutti) è messa in evidenza poike qnd si fanno i kumite ( e x kumite nn intendo qll sportivo ma intendo sonbon, kumite kata, Ipphon kumite ecc.) qnd si arriva al momento dell "applicazione" si controlla il colpo dell avversario magari spingendolo in modo tale ke l anca con il corpo e le spalle siano girati dall altro lato e cosi via lui avra difficolta ad eseguire tutto subito,,,insomma il controllo sarebbe lo sbilanciamento del colpo dell avversario mentre la parate è il vero propio bloccamento del colpo ke xo puo consentire alla avvaersario di attaccare subito dopo!

Qnd i pugni sono una serie di pugni veloci, io penso ke ho li pari conseguitiva,mente tutti xk 6 veloce oppure t allontani ma lui xo t inseguire o cerki di intercettare trovando il punto "cieco£ oppure semplicente...vai di lato esci lateralmente...trovi i punti scoperti poiche l avversario sara imminente ad attaccare senza controllo diciamo...e la squilibro sulla gamba, grappling calcio pugno qualcsoa ti inventi! certo poi è tutto da vedere...penso ke uscire continuamente lateralmente e far si in modo ke il tuo avversario debba continuamente cambiare mira lo trovo efficace!

Un saluto
2009-07-14 18:21:48 UTC
parare e contrattaccare
Thrinity Snoodle
2009-07-14 17:23:22 UTC
prima mi sposto, esco dalla traettoria del pugno e applico poi la mia tecnica (puo' essere una parata o un controllo o un attacco, dipende dalla situazione)

se intercetto il primo pugno, difficilmente l'avversario potra' infilarmene una serie .. :))
2009-07-14 17:06:01 UTC
d'inizio preferisco controllare ma cio vuol dire che le nostre armi debbano essere tese e ben salde, il corpo pronto a muoversi e ad attaccare..inoltre la cosa positivissima del controllo è che non coniste nell attendere l'attaco ma nel posiizionare avanti le braccia( le nostre armi) e porsi nel modo migliore per coprirsi( tutelarsi) allargando la nostra sfrera d'influenza



un saluto
Rufux
2009-07-14 17:00:52 UTC
Per controllare intendi deviare il pugno afferrando il braccio e magari spostarlo per mettere l'avversario in condizione di inferiorità? Se è così preferisco controllarlo ove possibile.

Se si tratta di una serie di pugni o si tenta di controllare dal primo (molto improbabile riuscirci) oppure si controattacca più velocemente possibile, ritengo ai limiti della fantascienza riuscire a parare una serie di pugni senza attaccare.
Pietro
2009-07-14 16:46:34 UTC
É meglio prenderselo sul naso per me! xD



no dai, meglio pararlo e poi contrattaccare
2009-07-14 16:30:00 UTC
Non so cosa intendi per controllarlo..

Comunque una serie di pugni veloci preferisco bloccarli o "spostarli" con la mano aperta, (questa è tecnica pugilistica)

Un solo pugno e se telegrafato preferisco pararlo.
LOL
2009-07-14 16:29:08 UTC
nn (apis(o (osa vuoi sapere ma penso mejio parare csì nn hai danni fisici


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