Salve a tutti.
Sono io a dir grazie per aver postato questa domanda così interessante che raccoglie in verità un concetto filosofico importantissimo dal punto di vista marziale.
Appena ho finito di leggere la domanda mi è apparsa una frase che ho praticamente stampata nel cervello, la usano i giapponesi, probabilmente la conoscete anche voi la si utilizza per dare una certa carica emotiva ma ancor più per dimostrare come la sconfitta (in tutti i sensi) sia invece l'origine del miglioramento psico-fisico.
"Arte che entra" dicono appunto in giappone, che poi non è nient'altro che una frase più o meno raffinata per dire:
"Dai forza, non è successo niente, vedrai adesso sarai più forte di prima".
Ed è proprio attraverso questa frase, ad esempio, che possiamo riconoscere nella sconfitta il miglioramento delle proprie azioni.
La vittoria è una conferma delle nostre capacità e/o potenzialità, la sconfitta è il miglioramento, il progresso che attraverso l'allenamento e la vita di tutti i giorni ci fa capire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
Sicuramente la sconfitta spesso si rivela dura da accettare ma è la sola cosa capace di muovere il sentimento che unito al sacrificio, alla tenacia e alla passione rende possibile in noi il miglioramento e quindi il nostro essere realizzati.
La vittoria invece è orgoglio che a differenza della sconfitta però è limitata e si dimentica più in fretta, talvolta non insegna ma è comunque valida ad accrescere il proprio sviluppo nonchè il proprio percorso di vita.